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Trasparenze

Poesie

Non tutti le vedono; non sempre si lasciano guardare. Possiamo percepirle mentre s’insinuano nella mente per oscurare i pensieri sul limitare di un sogno, seguirle in quella parte di noi che ama la notte più del giorno, cercarle nelle segrete stanze dell’anima dove mai giunge il canto dell’allodola, là dove il sentire è sovrano e regna un silenzio che invita a tacere, ad ascoltare…
Alcune poesie di questa raccolta risalgono agli anni Settanta; alre, sono figlie delle notti insonni consumate dai monologhi interiori di chi si rifugia in se stesso per sfuggire ai fantasmi che strisciano nel buio. A volte, quando la voglia di vivere si presenta come gradito e inatteso ospite, quando la stanza diventa troppo fredda o affollata, esco nella notte a incontrare le mie ombre proiettate sulla pietra umida dei vicoli di Genova.
Quando cammino per le strade di quella città sento forte il richiamo del mare aperto, del blu di quelle acque profonde che fanno paura a pensarle da terra; ma forse sono gli odori della mia giovinezza a sospingere il pensiero verso il mare; forse, è la luce alle mie spalle che “è quasi crepuscolo”, e le Ombre di Luna sono tornate per farmi urlare al vento tutti i miei perché…
È una navigazione in mare aperto quella che attende il lettore che mi seguirà in questo viaggio. Navigheremo la notte, quando i significati si dissolvono nelle acque scure che scorrono lungo la murata. Senza una rotta e senza bussola, per mettere a segno le vele dovremo leggere il vento con la pelle; il nostro volto sarà come la parte della prora che riceve lo schiaffo delle onde, quella che i marinai chiamano mascone. Inseguiti dai pesci volanti che seguono la scia della barca, navigheremo verso Levante in cerca di risposte fino alle prime luci dell’alba; poi, ammainate le vele e legata la barra, riposeremo nei sonnolenti gesti di un quotidiano senza storia…
Chi ha il cuore salato, nei vicoli di un angiporto o seduto in terrazza con un bicchiere in mano, esposto ai raggi della Luna e alle sue ombre non potrà che navigare nell’oceano dell’immaginazione in cerca di un nuovo sogno.
Finché la Luna brillerà alta nel cielo.
Finché ci sarà liquore nel bicchiere.

Alessandro Arvigo

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